Di nuovo
sistrall.it
19 maggio 2020
Natura

Di nuovo

Certe volte mi meraviglio di come arrivano le foto.

Voglio dire. Non sto a programmare tanto. Una volta lo facevo: una foto al giorno, una foto alla settimana, no, è troppo, non riesco a tenere il ritmo, troppe cose?, dai che ce la faccio, è solo un altro to-do, no, meglio meno, no, guarda qui!, sono mesi che non posto, forse sarebbe meglio smettere. E basta. E daccapo.

Poi guardo sistrall.it in prospettiva e penso che questa cosa del mettere le foto e i pensieri online ha un senso, e, addirittura, ne ha sempre di più. Ha senso per me, ha senso in generale. Ha senso anche perché—ogni tanto—succedono queste cose: che certe foto arrivano, impressionano rètine e sensori, e vogliono farsi vedere.

Prendi questo seme di zucca: arriva da una zucca dell'orto di mamma, ha fatto tutto un giro e nell'orto di mamma è ritornato. Messo lì nella terra, è germogliato veloce e viene su con una certa forza: c'era dell'energia in quei cotiledoni che hanno aspettato pazienti per quasi un anno: l'energia è ancora quasi intatta al momento della foto.

Stupisce che questa foto sia arrivata dentro una pandemia. Come un memorandum dell'attesa, della rinascita, del momento in cui qualcosa ti trattiene. Con una sincronicità esaltante.

Ti sembrerà che divaghi se cito Antonio Pascale, che scriveva la settimana scorsa sul Post: «A proposito di pandemie. Prendete il ciclo dei 4 protisti che causano i 4 tipi di malaria. Sono del genere Plasmodium. Un ciclo meravigliosamente complicato molto difficile da ricordare pure per i prof. di zoologia, figuratevi per me: sporozoita (ciclo asessuato che entra in circolo dopo puntura zanzara e migra nel fegato), merozoita (asessuato, esce da fegato e invade i globuli rossi), trofozoita (prospera nelle cellule sanguigne ingrossandole), gaetocita (sessuale, i gameti invadono il sangue e vengono prelevati dalla zanzara quando punge) oocinete (nell’intestino della zanzara, poi gli sporozoiti migrano nelle ghiandole salivarti delle zanzare e da qui il ciclo ricomincia).»

E poi:

«Una meravigliosa catena, ogni anello è il risultato di una strategia adattativa. Tempo e Caos in azione per creare strutture tattiche e metamorfosi complesse. Cosa ci vediamo? Un disegno intelligente? A lui rendiamo grazie in ginocchio? Perché mai un dio avrebbe speso tanto della sua intelligenza per progettare un parassita così complesso? È solo il Tempo e il Caos. Perciò ci inginocchiamo.»

Stai tranquillo seme, stai tranquillo: sono solo il Tempo e il Caos.

  • Fotocamera: X-T1
  • Obiettivo: XF18-55mmF2.8-4 R LM OIS
    • 30.2mm
    • ƒ/5.6
    • 1/150s

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Sono Silvano Stralla. Faccio lo sviluppatore, mi piace fare fotografie e pedalare biciclette.
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