Fiordo
Io me li ricordo come in questa foto, i fiordi. Me li ricordo perché in Norvegia ci sono stato nel 1990: con il camper, la mia famiglia. Viaggiavamo in camper ogni estate, per diverse settimane, in zone dell'Europa sempre diverse: era molto bello. Per me quella pausa estiva rappresentava l'inizio e la fine dell'anno, altro che Natale e Capodanno!
Qui c'è una pagina del diario di bordo del camper: era una vecchia agenda in finta pelle, regalo di una banca. Le date in alto non contano: quel diario si è riempito per diversi anni, come un quaderno. Pagina per pagina ci sono scritte le notti dormite e dov'eravamo. Saltuariamente compare anche qualche perché. A volte penso che dovrei metterlo online integralmente: potrebbe ispirare altri viaggi.
Il diario è piuttosto tecnico: ci sono le soste per il pieno di carburante, c'è il nome di posti in cui abbiamo dormito, e di fianco, a volte, un certo numero di piccoli asterischi: la qualità del servizio fornito dall'universo in quel luogo, in quel momento. Gli asterischi rappresentano anche le emozioni, che, per il resto, appaiono di rado.
E c'è una cosa, del diario, che mi riempie di tenerezza ogni volta che lo apro e lo guardo, anche ora: ci sono le grafie di tutta la famiglia, alternate, in ordine sparso, a volte a righe alterne. In queste due pagine riconosco la grafia di mamma e quella di papà, e poi ci sono cose scritte forse da me, forse da mio fratello.
- Fotocamera: X-T1
- Obiettivo: XF18-135mmF3.5-5.6R LM OIS WR
- 18mm
- ƒ/9
- 1/300s