Al cuor non si comanda
Mi è tornato in mente mentre riguardavo questa foto prima di pubblicarla: mio nonno, Antenore, lo diceva spesso; al cuor non si comanda diceva, anche mentre lasciava che io, bambino, lo accompagnassi in cantina a prendere una bottiglia di vino per il pranzo della domenica. A volte lo diceva anche mia nonna, Ginetta.
Forse non è un caso che mi sia tornato in mente oggi: questa mattina, ho subito un tentativo di truffa al telefono, da Londra, anche se il numero da cui sono stato chiamato risultava, più modestamente, di Casale Monferrato.
Una di quelle truffe in cui chi sta truffando, in un italiano appena sufficiente, delinea una qualche storia tragica — atto 1 — per poi proporre una soluzione taumaturgica — atto 2 — che prevede di spillare denaro al malcapitato — atto 3: applausi, sipario.
La storia tragica, nel mio caso: il mio conto Bitcoin è bloccato e io, per procedere a recuperare i miei soldi, devo fare chissaché. Non so di preciso cosa, perché la telefonata si interrompe prima di scoprirlo. Solo che un conto con sopra 4 Bitcoin io non l'ho mai avuto. Sono, a spanne, centosettantamila euro: dovrei essere distratto un bel po', per non farci caso.
Questa telefonata di metà mattina, mi ha fatto tornare in mente un podcast che ho ascoltato con curiosità qualche mese fa: si intitola Love Bombing, il podcast, e l'episodio che mi è tornato in mente è il numero 7: si chiama "Il trading online" ed è, anche, una specie di guida su come riconoscere tentativi di raggiro come quello che ho raccontato.
Perché il punto chiave del raggiro è che, appunto, certe volte, al cuor tenta di comandare una voce che chiama da Londra, in una soleggiata mattina di gennaio, con un accento incerto, da far tenerezza. Ha una storia finta e incredibile da raccontare, e chissà quale altra storia vera, forse altrettanto incredibile, che le ha fatto alzare il telefono per dirmi: ehi, ti si sono bloccati i Bitcoin.
- Fotocamera: X-T1
- Obiettivo: XF18-55mmF2.8-4 R LM OIS
- 48.4mm
- ƒ/4
- 1/10s