Pubblicato il 23 gennaio 2009
Sotto banco, nell'altra stanza, oltre confine
Ehi, questo post è un contenuto vintage. Risale a più di 15 anni fa: può contenere informazioni errate e non attuali.
Via Vittorio Zambardino, via Matteo arrivo al pezzo di Roberto Saviano su Beppino Englaro: l’accanimento terapeutico contro l’accanimento nel diritto, affinché il diritto sia un diritto e non un’opinione.
E resto convinto, nella mia ingenuità, che le leggi e il diritto potrebbero non essere un casino, un problema, un intoppo: lo sono perché far le cose semplici (o rendere semplici quelle complicate) è difficile e richiede fatica. E anche, viene da pensare spegnendo l’ingenuità, perché a farle complicate si creano sabbie in cui impantanare all’occorrenza ciò su cui è scomodo prendere una posizione.
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