Sopra ci passa il vento
Ho scoperto i film di animazione di Studio Ghibli da adulto: mi hanno affascinato subito.
Una parte del fascino deriva dalla loro semplicità apparente: niente arzigogoli e barocchismi, le storie arrivano come un treno alla stazione di Empatia. Certe volte, anche, senza capire bene quale percorso seguano per arrivare così puntuali e consegnare il loro carico di significati.
Le risaie, su cui soffia il vento, sono un topos dei film di Studio Ghibli: un mare verde dove si formano delle onde veloci. Aggiungici sopra qualche libellula, e farfalle bianche coi loro moti browniani e vengono fuori delle scene che, viste da qui, non possono che essere uscite dalla fantasia dell'autore.
E invece.
Lasciata Tokyo per Chizu, mi sono trovato presto immerso nelle scene dei film. Una situazione da (ri)chiedere pizzicotti per accertarsi di essere svegli. Non che mi sembrasse di sognare, piuttosto è stato come, piano piano, camminare fuori dallo schermo dei film e accorgermi, un po' alla volta, che era tutto vero.
- Fotocamera: X-T2
- Obiettivo: XF18-135mmF3.5-5.6R LM OIS WR
- 46.6mm
- ƒ/5.6
- 1/250s
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