Hakodate, all'angolo

Postare queste foto piccole mi fa ripercorrere il tempo passato in Giappone. Ne ho come una specie di bisogno.

Ne ho altre: anche più piccole, per esempio, del lungomare brutto e in ogni caso bello dove abbiamo abitato per quasi due settimane. Alcune con le nuvole che sovrastano la città.

Hakodate è una città da curiosare, in Hokkaido. Ci si arriva anche facilmente, per dire, da Tokyo: con uno shinkansen seguito da un piccolo regionale. Primo porto ad aver accolto navi straniere dopo un periodo di chiusura all'esterno durato qualche secolo. Così, sulla collina, ci sono case di fascino, in stili che ricordano quelli del nordeuropa, ma che sono sinceramente giapponesi. C'è un curioso palazzo, visitabile, dipinto di blue e giallo: dal terrazzo si vede la baia.

C'è una panetteria, che ci puoi stare ore, in cui saremmo stati anche di più, a parlare del Giappone recente, che non c'è ancora nei libri.

Una sera, ad Hakodate, ci siamo incamminati dritti verso il sole, che tramontava, e arrivati al porto abbiamo iniziato a giocare con due gatti che inseguivano il nostro acquilone tascabile (una cosa che non è davvero il caso di andare in giro senza).