Giallo, neanche tanto astratto
Ho raccolto questa maniglia-medaglione in una vetrina di Chambéry.
Mentre scattavo—e anche un po' dopo aver scattato—mi è tornato in mente che da bambino, alla domanda "qual è il tuo colore preferito?" quasi sempre rispondevo "giallo...". Puntini di sospensione. Ma non era ovvio: dentro di me, tra la domanda originale e la risposta, risuonavano in ordine sparso: "perché un solo colore?", "perché dovrei scegliere?", "perché adesso?". E poi una discreta serie di altri dubbi mi rotolava dentro, più intimi e meno verbali.
Ricordo di aver tentato anche qualche forma di ribellione, di tanto in tanto, dentro di me. Ad un certo punto, anche, ho smesso di rispondere.
Ora, a 39 anni, 9 mesi e 16 giorni, ho sull'argomento una posizione molto, molto più netta: certi gialli, solo alcuni, certe volte (altre volte no), in certi giorni, con quella luce lì, sono proprio belli e ti devi fermare a guardarli.