Chiedi a un'amico che l'ha visitata e ti dirà che Minorca é bellissima e selvaggia. Prova: smetti di leggere, prendi il telefono, chiamalo e senti cosa ti dice. Io aspetto qui.
Fatto? Che t'avevo detto? “Ah, guarda, Minorca è bellissima e selvaggia!”
Vero: Minorca é un'isola molto bella, dalle coste—purtroppo—decisamente antropizzate.
Il lato nord é fatto per lo più di scogliere a picco; è quello più selvaggio dell'isola. Contiene una manciata di spiagge che si possono raggiungere combinando auto (per arrivare agli appositi parcheggi) e camminate (dai parcheggi fino al mare) attraverso panorami anche mozzafiato. Il pranzo lo porti con te nello zaino, insieme alle bottiglie d’acqua per sopravvivere al caldo: niente baretti in spiaggia, al massimo un ristorante vicino al parcheggio. Il menù, per inciso, é lo stesso quasi ovunque e, se sei un amante dei piatti locali, preparati a una caccia al tesoro continua con rare rivelazioni.
Le coste sud, sud-est e sud-ovest sono disseminate di urbanizzazioni: paesi senz'anima, mi viene da dire. Sono quartieri, anche grandi, di ville e villette, più o meno addossate le une alle altre, più o meno grandi, più o meno vissute. E, di solito, ogni urbanizzazione porta con sé un po' di alberghi. A volte si tratta di hotel a sviluppo verticale, otto o dieci piani di cemento a bordo mare, in altri casi sono villaggi vacanze a sviluppo orizzontale che occupano porzioni di costa piuttosto grandi.
Da dove viene, dunque, la spiaggia in mezzo al nulla della foto? Si chiama Cala Tortuga ed è una delle spiagge che mi sono piaciute di più.
Le altre spiagge su cui sono stato, più o meno in ordine di preferenza:
Sono Silvano Stralla. Faccio lo sviluppatore, mi piace fare fotografie e pedalare biciclette.
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