Me ne sto lì, immerso sotto il pelo dell’acqua della vasca grande, quella che per raggiungerla si deve uscire e camminare per dieci metri nell’aria fredda. Tengo le orecchie sotto il filo dell’acqua e non sento il vociare delle persone intorno. Mi arriva solo il suono delle piccole onde che sbattono contro il tubo di scarico della vasca e il verso di uccelli che non conosco. Né so dire dove si trovano: se sollevo la testa dall’acqua non li sento più.
Mi nevica in testa. Il resto del corpo si gode il calore dell’acqua. I fiocchi piccoli che scendono danno manciate di brividi. Alzo gli occhi e dalle nuvole affiora la luce della luna. Solo la luce.
E’ ora d’uscire: quasi le undici e qui si chiude. Vabbé. Un’ottima occasione per tornare. Intanto ho già provato quasi tutto: saune, bagno vapore, piogge termali, idrogetti, vasca sensoriale. Zone relax aria-acqua-fuoco.
Un 10 alle terme: le vasche esterne sono un’esperienza, ma è tutto l’insieme che colpisce e soddisfa per quantità e qualità. Un 4- all’abuso di inquinanti piatti e bicchieri di plastica durante il buffet (che sembra per un attimo una scena di un qualche film di Kubrick: la grande sala piena di persone in accappatoio bianco che ciondolano con un piattino nero in mano). E, anche per non correre il rischio di dimenticarmelo, un 11–abbondante–allo yogurt.
Precedente
24 gennaio 2010
Successivo
18 giugno 2010
Sono Silvano Stralla. Faccio lo sviluppatore, mi piace fare fotografie e pedalare biciclette.
Se vuoi, puoi scrivermi a silvano.stralla at
sistrall.it.
Questo sito è fatto a mano, con amore, a Torino (Italia).
© 2002—2024 Silvano Stralla
This page was built on Thu, 21 Nov 2024 09:24:23 GMT from code version ee610ee2.