Pillole di Webbit 2004
Rispetto alla scorsa edizione un po’ pi? fiera, ma sempre Webbit: tre giorni a Padova, che riassumo attraverso i seminari che ho trovato pi? interessanti.
Semantic Web: un approccio concreto
Il mio Webbit è iniziato bene: Paolo Castagna mi guida attraverso le idee di fondo del web semantico e le sue risposte alle mie ripetute domande mi chiariscono definitivamente che il semantic web ha poco a che fare con l? intelligenza artificiale.
I suoi interventi al Webbit sono disponibili sul suo sito.
La rivoluzione del Semantic Web per la gestione dei sistemi informativi
The bane of my existence is doing things I know the computer could do for me.
A partire dall?affermazione di Dan Connolly che riassume le intenzioni del semantic web, Andrea Rota illustra come l?aggiunta di relazioni semantiche tra dati possa portare vantaggio nel lavoro di tutti i giorni, anche in applicazioni Office-like. Interessante la webliografia da lui proposta: per chi vuole capire come il semantic web potrebbe tradursi in realt?.
Tecnologie assistive: il computer senza barriere
Silvia Dini parla sorridendo di problemi importanti e trasmette l?idea che si possono affrontare con successo. La sua presentazione ? una ghiotta occasione per chi si chiede quali siano le tecnologie e gli strumenti che permettono ad un disabile di usare un computer. C’? anche uno scanner parlante con OCR integrato!
La parola vestita: tipo-grafica per il web
Con una presentazione curata e dai contenuti chiari, Letizia Bollini illustra le basi della tipografia sul web. Avrei gradito maggiori approfondimenti: forse più webdesigner italiani dovrebbero sapere dell?esistenza di IFR.
Il card sorting nella valutazione dell?usabilit? dei siti Web
Stefano Bussolon spiega come utilizzare il card sorting per ottimizzare il modo in cui le informazioni sono disposte in un sistema e quindi per migliorarne la findability.
Per saperne di pi?:
Il profumo dell’informazione. Usabilit?, navigazione e semantica
Le teorie che Maurizio Boscarol presenta sono interessanti: si basano sull?idea che gli utenti navigano seguendo una sorta di profumo dell?informazione, che ad ogni passo li porta pi? vicini all?obiettivo. Anche se interessanti, qualche dubbio sulla loro utilit? pratica rimane: un pulsante non raggiungibile perch? lo schermo ? troppo piccolo pu? essere un grosso limite all?usabilit?, ma nessuna delle teorie presentate lo rileva.
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