E, sempre dallo stesso libro di Tiziano Terzani, cito:
Vivekananda, il grande mistico indiano, viaggiava alla fine dell'Ottocento negli Stati Uniti per far conoscere l'induismo. A San Francisco, alla fine di una sua conferenza, una signora americana si alzò e gli chiese: «Non pensa che il mondo sarebbe più bello se ci fosse una sola religione per tutti gli uomini?» «No», rispose Vivekananda. «Forse sarebbe ancora più bello se ci fossero tante religioni quanti sono gli uomini.»
Ma potrei citare molte altre frasi di questo libro. Lettere contro la guerra nasce dalla necessità di Terzani di dare il suo punto di vista sugli eventi dell'11 settembre 2001, ma parte da molto lontano e arriva lontano ancor di più: racconta bene Pakistan, Afghanistan e quel che successe dopo l'attacco alle Torri Gemelle; racconta anche, in una certa misura, quel che sta succedendo oggi.
Mi è capitato di leggerlo appena dopo aver finito un altro libro che straconsiglio: Confessioni di un sicario dell'economia. I due libri si completano e compensano a vicenda e molti dei fatti raccontati riverberano dall'uno all'altro.
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